In questi due mesi sono riuscita a fare una fuga dalla città quasi ogni weekend raccogliendo veramente tantissimo materiale per articoli, vlog e foto. Terrazze sul vuoto, grotte e ambientazioni che spaziano da metropoli a strade deserte paragonabili alla Death Valley negli USA, o ancora il luogo in cui è stato ambientato Transformer e molto altro!
Ma prima di partire a raccontarvi i vari viaggetti, mi sembra quantomeno doveroso raccontarvi della città in cui vivo e che mi sta letteralmente rubando il cuore.
Quando mi sono trasferita qui un sacco di persone mi dicevano "Perchè Chongqing? Non c'è molto da vedere lì, ti devi sempre spostare". Ecco, mai ci fu affermazione più sbagliata.
Chongqing, situata nella zona centro meridionale della Cina e tagliata al centro dall'incontro tra i due fiumi Yangtze e Jialing, è una delle quattro municipalità autonome della Cina insieme a Pechino, Shanghai e Tianjin. Tra le quattro, è la più popolosa ed estesa per superficie e la parte metropolitana in cui mi trovo, è solo una piccola parte dell'area totale della municipalità, il resto del territorio è infatti occupato da campagna e altre città. Inutile dirvi quindi, che non basta una settimana per vederla veramente tutta. Questo principalmente per la sua estensione, in quanto per ogni spostamento, anche se in metro, ci si può mettere anche un'ora.
Sconsigliata la bicicletta per via dei continui sali e scendi. I mezzi di trasporto più usati infatti sono: il taxi (parte la tariffa base di 10 yuan, poco più di un euro), la metro (da 2 a 7 yuan in base alla distanze che viene percorsa) e i pullman (a partire da 1.80 yuan, un po' più scomodi per via del traffico intenso).
Per gli spostamenti in metro vi consiglio l'applicazione 重庆地铁 ( Chóngqìng dì tiě) che se collegata al gps vi mostrerà il nome della fermata della metro più vicina a voi in ogni momento.
uomini bang bang. foto: italytochina-italytochina.blogspot.com |
Tornando a Chongqing, è una città incredibilmente piena di vita, ovunque potete trovare venditori ambulanti, chioschi e quelli che vengono definiti "uomini bang bang", ovvero coloro che, arrivati dalla campagna senza lavoro e senza istruzione, trasportano merci e prodotti su dei grandi cesti sorretti da una canna di bambù che viene issata sulle spalle.
Al calar della sera la città si accende, illuminata in ogni angolo da bettole, supermercati, grattacieli, ponti e autostrade. Ogni cosa si accende e si rispecchia nel fiume. Magica.
I punti di interesse per una visita sono svariati ed è mia intenzione descriverveli mano a mano divisi per articoli (spero a cadenza regolare), quindi...
Stay Tuned!!
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