venerdì 14 ottobre 2016

Viaggiare é vivere

Ed eccomi qui, di nuovo a scrivere. Dopo mesi di stop, di carta scritta e stracciata, di note sul telefono scritte, rilette ed eliminate.
Il ritorno traumatico dalla Cina, ritornare ad una vita a cui non si era piú abituati. "La normalitá", ma cos'é veramente?
La routine, tutti la cercano, ci si attaccano morbosamente, come una sicurezza…ma é quella cosa che in realtá la vita, la uccide lentamente. É stata dura, ma dopo un periodo di vere e proprie turbolenze che mi hanno fatto rimettere in discussione la mia vita, sono riuscita finalmente a reinquadrare le mie aspettative per il futuro.
Ritornare da un viaggio é così. Perché un viaggio ti cambia e quando torni, in qualsiasi modo l'hai vissuto, non sarai mai la stessa persona. Sarai una persona nuova. Piú sicura. Piú forte. Sarai una persona che avrá il coraggio di fare delle scelte con tutto ció che essere comportano. Sarai una persona capace sempre di piú di mettersi in discussione. Imparerai a vivere in un modo che agli occhi esterni potrá sembrare "folle", ma avrai la certezza di vivere davvero.
Tornare da un posto come la Cina, dopo averci vissuto per sei mesi, ti fa sentire "strano", diverso. Passi i primi giorni, settimane e a volte anche mesi, a sentirti un pesce fuor d'acqua, ti sorprendi ad essere felice di rivedere famiglia e amici che avevi lasciato qui, ma sentendo un sottofondo diverso, un brusio a volte fastidioso, una sorta di nostalgia per un'esperienza che stai lentamente lasciando alle spalle e di cui ti restano solo tante fotografie. Fotografie che stampi, appendi a un muro e sorridi ogni volta che le guardi. Ti resta nel cuore. Ti resta sulla pelle. Ti segna, t'insegna, entra nella tua testa e non ti abbandona piú.
Un amico, mi ha detto una frase che mi ha colpita particolarmente: "La nostra vita è destinata ad essere ricchissima... di posti, volti, emozioni e ricordi...". Una vita che ci costruiamo da soli con le scelte di ogni giorno. Una vita insomma, che valga la pena di essere vissuta.